Siamo nell’estate del 1946, nel cortile di una casa di campagna in mezzo alla Pianura Padana, nel mantovano. Ercole è in partenza per Milano, deve consegnare dei campioni di tessuti a un’importante casa sartoriale. Per il viaggio indossa una tuta americana, ma nella borsa che porterà con sé c’è anche l’abito che indosserà durante l’incontro di lavoro. La motocicletta è nuova, portata a casa dal concessionario di Mantova pochi giorni prima. Quel mezzo è motivo di grande orgoglio per lui, rappresenta il ritorno alla normalità dopo la guerra, lo usa per andare al lavoro e fare le commissioni in provincia.

Anzi, rappresenta il futuro. Sertum, che in latino significa “corona”, è sempre stata conosciuta per la corona sabauda nel suo logo. Da oggi ha una nuova decalcomania sul serbatoio, un simbolo di avanguardia tecnologica. Quel segno rappresenta un cambiamento radicale per l’Italia intera: da poche settimane è infatti finita la monarchia e iniziata la Repubblica.

Negli anni Trenta, Ercole aveva una Indian, venduta per pochi spiccioli prima ancora di sapere che sarebbe arrivata una guerra planetaria.

Franca si è già preparata per andare in cartiera dove lavora ogni giorno a Mantova. È uscita di casa per salutare il marito. Lo bacia e poi lo tiene stretto, come se non lo volesse lasciare andare. Si ricorda bene di quando non tornava più a casa e ha scoperto dai vicini di casa che era stato catturato dai tedeschi. Pensava che non l’avrebbe mai più rivisto. È passato solo un anno da allora, ma la fiducia e l’ottimismo hanno la meglio e sono contagiosi tra tutti gli Italiani.

Le notizie si diffondo in fretta. La radio ancora non funziona, ma i giornali sono finalmente liberi da gestione commissariale.

Mentre il sole è già alto di prima mattina, Ercole e Franca sorridono davanti alla macchina fotografica. In questo nuovo giorno le loro strade di dividono, ma stanno costruendo il loro futuro insieme. Dopo qualche anno la Sertum sarà venduta per una Fiat Topolino: una macchina perfetta per una coppia innamorata che aspetta una splendida bambina.

PERSONAGGI E FATTI SONO ISPIRATI A UNA STORIA VERA.

Franca ed Ercole nel mantovano, nel 1946.